I Baci di Dama di Tortona: che bontà!

Baci di Dama! Non gli si poteva dare una denominazione più azzeccata a un prodotto dolciario d’eccellenza.

Se la via del cuore, infatti, passa dallo stomaco, vi passa particolarmente il dolce. Il cuore, va precisato, fin dall’antichità, è stato ritenuto sede dell’Amore, quello con la A maiuscola, che si suggella con un bacio, con tanti baci.

Sarà proprio per questo che il prodotto principe dell’arte dolciaria di Tortona ha suggerito, a chi l’ha creato, una denominazione, che potesse ricordare l’amore del creatore e quello di chi lo avesse gustato nel tempo: Baci di Dama. Proprio così, perché il bacio, i baci suggellano l’Amore e, chi saggia la suddetta prelibatezza, ne resta preso ed è portato a chiudere, istintivamente gli occhi, come per assaporare quell’atto d’amore, che lo delizia.

Il Bacio di Dama, per la sua bontà, delizia, diviene gioia per chi lo gusta.

Si potrebbe cercare un perché di tanto trasporto d’Amore e, a pensarci bene, certamente tanto è dovuto agli ingredienti semplici e genuini, amalgamati con sapienza e con tanto amore.
Per tutto questo i Baci di Dama non potevano non suscitare, come spesso avviene, diatribe sulla prima genitura.

La storia, ormai datata, del Bacio di Dama di Tortona, lo dimostra e fa capire come e perché si fosse protratta negli anni.

Va detto, però, al di là di tutto, il Bacio di Dama, anzidetto, resta ed è riconosciuto, da chi lo gusta, bontà dolciaria d’eccellenza.
Dato tutto questo i Baci di Dama continuano a raddolcire i palati, tanto da innamorarsene.

E dato che un bacio tira l’altro, i Baci di Dama ci fanno venire in mente l’innamorato d’una poesia che non ha pace, che smania e confessa:

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